Che la tecnologia si preparasse ad invadere anche il mondo editoriale lo sappiamo da un pezzo. Diverso è averne la prova sotto mano. Devono avere pensato così gli operatori della Associazione Italiana Editori (Aie) riuniti all’Editefch 2009 di Milano: da una parte il caro vecchio libro, qualche centinaia di pagine, il profumo dell’inchiostro impresso sulle pagine nuove; dall’altra una bianca scatolina rettangolare, lo schermo digitale non illuminato e la possibilità di contenere migliaia di storie, di titoli, di volumi (con l’aggiunta di dizionari e la possibilità di dare un’occhiata alle prime pagine di alcuni quotidiani). E’ Kindle di Amazon, l’e-reader più noto per ora disponibile solamente negli Usa, ma che anche nel vecchio continente fa parlare di sè.
Certo i vantaggi ci sono e non si possono ignorare: la possibilità di conservare tanti libri in un solo piccolo involucro ha il suo fascino. Però c’è qualcosa che a Kindle manca e che buona parte del pubblico che ha affollato anche quest’anno la Fiera del Libro di Torino conosce bene: la curiosità di afferrare un libro, entrare in contatto con la copertina e restare lì, sospeso per pochi istanti, in attesa di scoprire che cosa ti riserveranno quelle pagine. Timidamente sollevi la copertina, oltrepassi la prima pagina e vai direttamente alle righe iniziali della storia: il fruscio croccante della carta ti accompagna mentre lentamente ispezioni la trama passando rapidamente da pagina tre alla trentotto; il profumo severo della stampa nuova si sente pronto a scomparire, tra poco non lo sentirai più.
Con l’e-Book forse tutto questo non succede.
Ottimo strumento!
Utile e pratico nello stesso tempo, ho approfondito anche sul mio blog le caratteristiche di Kindle, oltre alla possibilità di andare in giro e poter leggere ciò che vuoi (tra quotidiani e libri digitalizzati) hai anche la possibilità di scrivere e-mail, fare ricerche e tanto altro ancora.
Aspetto la versione a colori!